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18.02.2016 - 18:550
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Non sono preoccupato, ma dobbiamo invertire subito la rotta. Col bel gioco i punti arriveranno»

Con Tosetti abbiamo analizzato la situazione in casa Lugano. «È una piccola crisi. Noi veterani dobbiamo aiutare i nuovi a inserirsi subito nei metodi di Zeman».

LUGANO - Il calendario metteva il Lugano di fronte a due sfide salvezza, che i bianconeri hanno perso, trovandosi ultimi in classifica. Per discutere del momento della compagine di Zeman, abbiamo interpellato Matteo Tosetti, in gol con il Thun.Possiamo parlare di un Lugano in crisi?«È vero, forse è una piccola crisi. Abbiamo perso due scontri diretti e non è decisamente un buon segno, comunque non si devono fare drammi visto che mancano ancora sedici partite alla fine del campionato. Sappiamo che fatichiamo alla ripresa del campionato visto che svolgiamo una preparazione molto dura e i frutti si vedranno più avanti».Non sembri preoccupato. Vincere questi due scontri diretti poteva dare un'altra dimensione al vostro campionato?«Più che preoccupato sono deluso da come sono maturate le sconfitte, come tutta la squadra. C'è però grande voglia di riscatto, come è giusto che sia. Nulla è perduto, siamo ancora in corsa tranquillamente con moltissime partite da giocare, non vedo perché vedere la situazione come drammatica. È vero, dovevamo vincere queste due partite ma abbiamo dimostrato di poter far punti con tutte. Col Lugano ci siamo sempre complicati un po' la vita, non abbiamo mai preso la via più semplice. Chiaramente vincendo col Vaduz potevamo aumentare il distacco a sette punti, ora invece li ritroviamo davanti a noi. Erano partite che valevano doppio e che non siamo riusciti a portare a casa, fa parte del calcio. Ciò che conta è rimanere uniti, continuare a lavorare, e cercare di dare una svolta a questo ritorno con punti preziosi, che potrebbero essere quelli già contro lo Zurigo».Anche a livello di prestazioni, a Vaduz non avete giocato bene, mentre col Thun avete fatto vedere cose buone quando avete trovato la rete, concordi?«Sotto l'aspetto del gioco nelle due partite giocate sinora abbiamo sempre fatto meglio dell'avversario. Siamo stati imprecisi a volte ma abbiamo creato trame non indifferenti ed anche occasioni non da poco, poi spetta a noi buttarla dentro. Facendo gol si danno carica e fiducia alla squadra, sono le emozioni che servono attualmente. Andare in vantaggio per primi, dato che siamo sempre finiti sotto, darebbe una spinta ulteriore».Parlavi di preparazione dura, la state pagando molto? E il gioco di Zeman, molto offensivo, paga, calcolando che la vostra difesa ha commesso alcuni errori nelle prime due partite?«Abbiamo svolto una preparazione dura ma sotto l'aspetto fisico non penso che siamo inferiori a nessuno, abbiamo lottato e corso sino all'ultimo. È più una questione di concentrazione, dettata un po' dalla fatica, perché non è mai facile ricominciare un campionato dopo due mesi di pausa. Paghiamo all'inizio per poi uscire fra qualche settimana, come accaduto all'andata. Cerchiamo di partire sempre meglio, ma siamo stati sfortunati e un po' disattenti. Dobbiamo comunque invertire subito la rotta perché perdendo altre partite la situazione potrebbe complicarsi e non di poco. Per quanto riguarda il gioco di Zeman, non possiamo incriminare la difesa, siamo sempre scesi in campo come squadra e non va accusato nessun reparto, la fase difensiva parte anche da noi attaccanti. Questo tipo di gioco ha portato tanti punti come magari ce ne ha fatti perdere alcuni, ma abbiamo sempre dimostrato di essere alla pari o superiori agli altri. È molto più bello e stimolante per noi giocatori proporre un calcio simile rispetto a chiudersi in difesa per il pari cercando palle lunghe, secondo me con le trame e il bel gioco i punti arriveranno come all'andata». Voi ticinesi assieme ai veterani potete assumere il ruolo di guida per i nuovi arrivati? «Dobbiamo inserirli nel nostro gruppo, che è fantastico, tener tutti uniti e far capire ai nuovi la nostra mentalità, Lugano, la piazza e ciò che si aspettano i tifosi. Sono arrivati parecchi giocatori nuovi ed è compito nostro metterli a loro agio per averli subito a disposizione, perché sappiamo che i metodi di Zeman sono diversi da quelli di qualsiasi altro allenatore e che ci vuole un po' di tempo ad assimilarli: con l'aiuto dei compagni questo periodo può essere dimezzato».
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