«Esistono diversi partiti proprio perché ciascuno ha le sue idee precise. Nel caso specifico, la politica della mobilità è un tema importante, ma non è certo l’unico. Sulla politica energetica, ambientale e del territorio siamo in gran parte sulla stessa linea dei Verdi liberali. Sulla politica della mobilità siamo probabilmente d’accordo su tre quarti: noi sosteniamo il trasporto pubblico, Alptransit completa, il trasferimento del traffico pesante su rotaia, i programmi d’agglomerato e la mobilità lenta, e via dicendo. Resta una questione strategica e di valutazione del timing per quanto riguarda il risanamento del S. Gottardo stradale. Anche Fabio Pedrina ha sempre affermato che non si sarebbe opposto al completamento della galleria stradale il giorno in cui fossero stati realizzati tutti gli obiettivi dell’Iniziativa delle Alpi. Come PPD riteniamo che questo succederà nel corso del prossimo decennio, con la messa in servizio di Alptransit S. Gottardo e Ceneri, del corridoio a quattro metri fra Chiasso e Basilea, poi delle rampe di accesso in Italia e in Germania e infine dei terminali intermodali oltre frontiera. Tutto ciò avverrà nei prossimi cinque, massimo dieci anni, mentre il S. Gottardo stradale completo a due canne e una sola corsia di marcia per direzione è atteso entro il 2030. A nostro avviso, l’arco temporale è tale da non mettere in pericolo nessuno degli obiettivi di protezione delle Alpi che stiamo perseguendo. Per i Verdi liberali è diverso e lo rispettiamo. Comunque, oggi il Parlamento su questo tema ha finito il suo lavoro e toccherà al popolo esprimersi il 28 febbraio».