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Cronaca
02.09.2015 - 08:530
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Deduzioni fiscali per chi si reca al lavoro in auto, Ticino controcorrente

La Confederazione diminuirà a 3000 franchi l'importo deducibile per chi va al lavoro in auto. Diversi Cantoni fanno altrettanto, non il Ticino. Vitta: «Finché non sarà in funzione il tunnel del Ceneri, qui non cambia nulla»

BERNA - Brutte notizie per chi si reca al lavoro in auto. A partire dalla dichiarazione del 2016, la Confederazione ha limitato a 3000 franchi l’importo deducibile per le trasferte professionali, con un conseguente aumento del reddito imponibile. Alcuni Cantoni hanno colto l'occasione per stringere le viti, mentre il Ticino, almeno sino all'apertura del tunnel del Ceneri, va controcorrente e non cambia. La decisione è stata presa conseguenza dell’approvazione, nel 2014, del Fondo ampliamento e finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria. La Confederazione desidera incassare circa 200 milioni in più per finanziare l'opera: 3000 franchi, ovvero il massimo importo che sarà deducibile, equivale all'incirca all'acquisto di un abbonamento in seconda classe, ed è l'importo che viene dedotto a una persona che compie una ventina di chilometri con l'auto per andare al lavoro. Saranno svantaggiati economicamente soprattutto coloro che vivono lontano dal posto di lavoro, e a parità di chilometri per i coniugati. Un modo, indiretto, di incoraggiare a usufruire del treno? Intanto, anche alcuni Cantoni annunciano misure: a Ginevra si vuole ridurre la deduzione massima a soli 500 franchi all’anno per l’imposta cantonale, con un maggior incasso stimato di 28 milioni, Zurigo intenderebbe inserire un plafond di 3'000 franchi, a Berna il Parlamento ha deciso di portare il tetto delle deduzioni a 6.700 franchi, ad Appenzello Esterno il tetto è stato abbassato a 6 mila franchi, a San Gallo, Nidvaldo e Turgovia il popolo dovrà votare un referendum in materia e discussioni sono in atto a Basilea Città e Grigioni. Per contro, ad Argovia e Soletta sono state respinte due proposte che andavano nella stessa direzione. Il Ticino, invece, per ora non intende inserire mutamenti a livello di imposta cantonale: il contribuente potrà continuare a dedurre 70 centesimi al chilometro fino a 15 mila chilometri e da lì in poi 65 centesimi. Come mai questa scelta? La realtà ticinese è particolare, con molte persone che si recano al lavoro dalle zone periferiche, e non hanno alternative valide, a livello di tempo, all'auto. Potrebbero esserci dei cambiamenti quando sarà funzionante il tunnel del Ceneri. «Questa riflessione deve andare di pari passo con l’evoluzione dell’offerta e delle modalità di fruizione dei trasporti pubblici-, ha spiegato al Corriere del Ticino Christian Vitta, capo del DFE -Un domani, quando entrerà in funzione il tunnel di base del Ceneri, i tempi di collegamento fra Sotto e Sopraceneri si accorceranno notevolmente. A quel momento vedremo se sarà il caso o meno di intervenire anche a livello fiscale».
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