«Chiudiamo le frontiere»

BELLINZONA - Norman Gobbi torna all'attacco: vuole chiudere le frontiere ai migranti. Ieri durante la festa per i 25 anni della Lega, il Consigliere di Stato ha ripreso quanto aveva già detto qualche mese fa, scatenando un polverone. Questa volta, avrebbe già agito, senza limitarsi alle dichiarazioni. Secondo SonntagsZeitungs, infatti, Gobbi avrebbe inviato tre lettere ai Consiglieri Federali Simonetta Sommaruga, Ueli Maurer e Guy Parmelin. A suo avviso, a sud della Svizzera potrebbe crearsi una situazione difficile, dopo la chiusura della rotta balcanica. Dunque, provvisoriamente sarebbe meglio chiudere, secondo lui, le frontiere, con la presenza dell'esercito. «Sempre più Paesi attorno a noi stanno mettendo in atto questa iniziativa. Mentre in Svizzera ciò non ci viene permesso perché Sommaruga non vuole», ha tuonato Gobbi, pensando a dall’Austria, Macedonia, Croazia, Slovenia e Serbia, che hanno optato per la chiusura. Qualche mese fa, l'intervista in merito rilasciata da Gobbi alla NZZ aveva procurato qualche disagio nel Consiglio di Stato, con Vitta e Beltraminelli che si erano detti sorpresi e Bertoli che si era lamentato perché i colleghi non sapevano di che cosa il leghista volesse dire al giornale. Erano scattate anche due interrogazioni: a Natalia Ferrara Micocci era stato risposto che un Consigliere di Stato ha diritto ad esprimere opinioni personali, nonostante la richiesta collegialità, e a Lisa Bosia Mirra che i colleghi di Esecutivo ritenevano legittime le preoccupazioni espresse da Gobbi. Il muro a sud, un'idea di Giuliano Bignasca del 2011, declinata come una sospensione temporanea di Schengen, torna a farsi attuale.