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Cronaca
09.09.2016 - 12:300
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

«Marco il sabotatore di m---a si è impegnato per limitare le distorsioni sui frontalieri. E il comitato misto...»

Romano esterna la sua rabbia per gli insulti ricevuti Poi concorda con Marchesi, «volevo una formulazione più forte per quanto riguarda il dover chiedere all'UE ma non c'erano i numeri»

BERNA - Il termine "sabotatori" e il durissimo editoriale del Consigliere Nazionale UDC Roger Köppel su Weltwoche non è per nulla piaciuta a Marco Romano, che si sfoga su Facebook. Poi, in un botta e risposta con Piero Marchesi, ammette che avrebbe preferito una formulazione diversa e più forte in merito al fatto che le misure contro l'eccessiva immigrazione dovranno essere approvate da un comitato misto UE-Svizzera prima di essere applicate. «Il più gentile e fine? "Marco Ticinese di m---a"...wow che finesse! A me non fate male, ma ad altri sì! Se permette di sfogare la vostra frustrazione personale, mi da meno fastidio! Si può fare politica con prime pagine di giornali, articoli superficiali, insulti...senza nessuna proposta concreta e maggioritaria...oppure lavorare sul dossier cercando soluzioni praticabili e capaci di essere accettate dalla maggioranza necessaria! Chi oggi spara, nemmeno ha letto, nemmeno sa cosa giudica! Avanti così...!», scrive Romano, aggiungendo che il testo uscito dalla Commissione delle istituzioni politiche del Nazionale lo soddisfa al 70%, «ma almeno abbiamo qualcosa, ora si potrà affinarlo». Per quanto riguarda la questione frontalieri, «chiaramente nessuno dice che, se nel testo di legge c'è un articolo specifico destinato a misure per limitare l'afflusso di frontalieri dove emergono distorsioni, è perché tra i "sabotatori" c'è un ticinese che ha lavorato ore e ore con altri ticinesi e convinto la commissione! Chi insulta e sentenzia quando si fanno le leggi tace!il "Marco di m---a", sabotatore, continua a dare quanto gli è possibile». Nei commenti, c'è chi lo esorta a non ascoltare gli insulti e chi gli fa presente la propria delusione per il testo. A un certo punto interviene il presidente dell'UDC Piero Marchesi, che precisa come «l'articolo Costituzionale 121a votato dal popolo e cantoni definisce che l'immigrazione deve essere gestita in modo autonomo dalla Svizzera. Questo non lascia spazio a interpretazioni e certamente la vostra proposta, che prevede il coinvolgimento in modo vincolante della commissione mista (svizzeri e rappresentanti dell'UE) per decidere se applicare o meno una restrizione è palesemente in antitesi a quanto deciso. Mai e poi mai l'UE approverà una restrizione, perché va contro i loro interessi. Il termine "autonomo" non vuol dire "chiediamo all'UE se non d'accordo". Non giriamoci attorno». Romano si dice d'accordo con lui, «su questo punto convengo, non soddisfa nemmeno me, tanto che avevo proposto una formulazione più forte, ma non c'erano i numeri per una maggioranza. Il lavoro parlamentare è solo all'inizio e cannoneggiando subito in questa maniera fate solo politichetta che non permette di lavorare!». E stigmatizza il «gettare letame» dell'UDC.
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