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Cronaca
09.03.2017 - 12:300
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

La rabbia di Quadri, "i sostenitori di No Billag trattati da scriteriati e delinquenti. Ma non pensano alle reponsabilità della SSR?"

Al Consigliere Nazionale non va giù il no degli Stati all'iniziativa, senza nemmeno un controprogetto. "Una delusione, il loro non è nemmeno un atteggiamento accorto"

LUGANO - Gli Stati dicono no all'iniziativa "No Billag", invitando a respingerla senza neppure proporre un controprogetto. I due ticinesi, Filippo Lombardi e Fabio Abate, si allineano al no. E Lorenzo Quadri, che sul Mattino spara spesso e volentieri contro la RSI, si arrabbia, anche se non si aspettava null'altro, come scrive su Facebook. "Come prevedibile: per i senatori a proposito della SSR "tout va bien, Madame la Marquise". Come legittimare tutti gli andazzi e malandazzi attuali, dando semplicemente carta bianca all'emittente (politicamente schierata con i soldi del canone). Che nessuno alla Camera alta abbia sostenuto che all'iniziativa No Billag si potrebbe quanto meno affiancare un controprogetto, era forse prevedibile ma deludente. Vedremo se al Nazionale (prima in Commissione, dove approderà in aprile, poi in plenum) la SSR beneficerà della stessa slinguazzante accondiscendenza". "Oltretutto, non proporre un controprogetto e quindi ostinarsi a sostenere che va tutto bene, abbassandosi però a ricattare le minoranze linguistiche ("guardate che se osate fare cip poi ci andate di mezzo") non è nemmeno un atteggiamento particolarmente accorto. Il risultato della votazione sul canone obbligatorio qualcosa avrebbe dovuto insegnare. Senza una proposta alternativa meno estrema dell'iniziativa, chi ha una posizione giustamente critica nei confronti della SSR invece di schierarsi nel campo degli adulatori incondizionati (qualche politicante, che negli studi radiotelevisivi ha ormai messo radici, teme forse di non venire più invitato ad un qualche dibattito e di avere quindi meno opportunità di gonfiarsi l'ego in pubblico, assumendo una posizione meno servile nei confronti dell'azienda?) potrebbe anche schierarsi dalla parte del No Billag", prosegue. Ciò che uscirà dalle urne è a suo dire scontato, ma il tutto non finirebbe alla conta delle schede. "Che l'iniziativa non passerà pare scontato, ma un risultato importante, soprattutto in Ticino, potrebbe dare il là a tutta una serie di conseguenze difficilmente ponderabili". Poi Quadri attacca i liberali. "Naturalmente nel dibattito agli Stati, almeno così come riportato dalle notizie d'agenzia, non poteva mancare il consueto sfoggio di boria PLR: chi in Ticino non la pensa come me è un povero pirla che non capisce. Bene, avanti così. I sostenitori dell'iniziativa "No Billag" sono sistematicamente trattati da scriteriati e delinquenti". E infine, la stoccata alla tv pubblica. "Nemmeno si viene sfiorati dal sospetto che, se esiste un'iniziativa No Billag, magari una bella fetta di responsabilità la porta proprio la SSR. RSI compresa". Di sicuro, quando se ne parlerà al Nazionale, dirà la sua.
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