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Cronaca
16.02.2018 - 15:260
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Consulenti musulmani nei centri per richiedenti l'asilo, positivo il progetto pilota. Ma chi pagherebbe?

La consulenza è garantita, attualmente, sia per la religione cristiana che per quella evangelica, e sono le Chiese stesse a coprire i costi. Per quanto concerne quella musulmana, porterebbe a una visione più aperta e umanistica dell'Islam, ma andrebbero organizzati dei corsi

BERNA – Attualmente, nei centri per richiedenti l’asilo viene garantita una consulenza religiosa dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Svizzera, dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, dalla Chiesa cattolica cristiana svizzera e dalla Federazione svizzera delle comunità israelite in collaborazione con le chiese nazionali cantonali. A finanziarla sono le Chiese stesse.

Visto il crescente numero di persone di fede musulmana che arrivano nel nostro Paese, è stato attuato un progetto pilota in atto dal 1° luglio 2016 presso il centro di test della Confederazione a Zurigo, concepito dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) in stretta collaborazione con le chiese rifomate e cattoliche nazionali e con la Federazione svizzera delle comunità israelite. Con esso ci si propone di esaminare l'utilità della presenza di consulenti religiosi musulmani presso un centro per richiedenti l'asilo e la possibilità di introdurre questo tipo di assistenza in tutti i centri d'asilo della Confederazione. L'attuazione del progetto è stata affidata all'Associazione delle organizzazioni islamiche di Zurigo. Il Centro svizzero islam e società (CSIS) dell'Università di Friburgo ha accompagnato e valutato il progetto sotto il profilo scientifico.

Nel proprio rapporto il CSIS rileva che l'assistenza religiosa per musulmani apporta un chiaro valore aggiunto sia dal punto di vista dei richiedenti l'asilo sia da quello del personale di assistenza presso i centri nonché dei consulenti religiosi cristiani. Questo beneficio si manifesta all'interno del centro d'asilo come anche in un contesto più ampio. I consulenti religiosi musulmani fungono da mediatori tra i Paesi d'origine dei richiedenti e la Svizzera e veicolano una visione aperta e umanistica dell'Islam.

Rimangono alcuni problemi, prima di eventualmente estendere il servizio ad altri centri.

Per prima cosa, chi se ne occuperà? Da qui, la volontà di migliorare la formazione e la formazione continua specifica dei dignitari e consulenti religiosi musulmani. L'obiettivo è la messa in campo, in Svizzera, di un corso di formazione che ponga un focus sulla consulenza religiosa, sui rapporti chiesa-Stato e sull'interreligiosità. Il corso dev'essere accessibile ai consulenti religiosi cristiani e musulmani. Le chiese nazionali sono favorevoli alla creazione di una simile formazione.

Inoltre, resta da chiarire come finanziare in futuro la consulenza religiosa per musulmani.. Da pertinenti colloqui è tuttavia emerso che le organizzazioni musulmane non sono in grado di garantire il finanziamento della consulenza religiosa per musulmani.
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