*Di Maria Vittoria Sciotto

Ho pensato e ripensato al “nostro” 8 marzo per cercare di capire cosa c’è di nuovo, di diverso. Ci siamo noi, giovani donne della generazione z che stiamo facendo la nostra parte. Siamo una forza inarrestabile: online o in piazza, siamo leader in movimento; siamo abili nell'utilizzo dei social media come strumento per amplificare le nostre voci e connetterci con altri attivisti in tutto il mondo.

L’imperativo è uscire dalla zona di comfort perché comprendiamo bene che il cambiamento non avviene nel silenzio o nell'inerzia, ma richiede un'azione diretta e determinata. Ci impegnano a superare gli ostacoli, consapevoli che l'unico vero limite risiede dentro di noi. Attraverso piattaforme come Twitter, Instagram e TikTok, possiamo condividere storie personali, sensibilizzare sulle questioni di genere e mobilitare un vasto pubblico. Tuttavia, riconosciamo che la vera forza risiede nell'unione delle voci offline, nelle piazze dove possiamo esprimerci fisicamente e trasformare le passioni in azioni tangibili.

Le ragazze stanno davvero tirando questo risveglio collettivo, mostrando di essere più esigenti e meno inclini ad accontentarsi o a pensare che qualcosa sia fuori portata. Ci sono un sacco di giovani donne che dimostrano quanto le cose siano diverse e, con la loro straordinaria determinazione e ambizione senza limiti, promettono di portare avanti più cambiamenti con la loro splendida insubordinazione. Questa generazione non si accontenta di essere solo ascoltata; vuole essere vista, riconosciuta e rispettata. E mentre guardiamo al futuro, sappiamo che il cambiamento è già in corso.

*Candidata Avanti con Ticino&Lavoro e Più Donne al consiglio comunale a Lugano