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10.04.2024 - 11:190

Santa patata... Verso la sospensione dello spot "blasfemo" che promuove le chips

L’associazione di auto-regolamentazione delle agenzie pubblicitarie italiane ha accolto l’appello dell’associazione telespettatori cattolici che aveva chiesto la sospensione dello spot del marchio Amica Chips

ROMA - L’associazione di auto-regolamentazione delle agenzie pubblicitarie italiane ha accolto l’appello dell’associazione telespettatori cattolici che aveva chiesto la sospensione dello spot del marchio Amica Chips nel quale un sacerdote offre alle suore una patatina al posto dell’ostia. Il Comitato di controllo ha intimato alle parti coinvolte di desistere dalla diffusione di tale campagna ritenendola in contrasto con l’articolo sulle “Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona” del Codice di autodisciplina.

Il Comitato ritiene che “il parallelismo che il messaggio instaura tra la patatina, descritta come “il divino quotidiano”, e l’ostia, che rappresenta evidentemente il divino, si sostanzia nella derisione del senso profondo del sacramento dell’eucaristia, rendendo più che ragionevole che il credente e non solo si senta offeso”.

Lo spot di Amica Chips è ambientato in un convento e quando la prima suora riceve l’eucarestia, che nella versione web è una patatina, si sente uno scrocchio riecheggiare nella chiesa, dove un’altra suora sta sgranocchiando le patatine.

Tra i primi a protestare contro lo spot, don Andrea Cattaneo, rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore, nel Varesotto. “Sconcertato per la pubblicità offensiva e irrispettosa della nostra religione – ha scritto su un foglio affisso a un distributore automatico di snack del Collegio - il rettore ritiene opportuno interrompere la vendita di questi prodotti”.

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