Tribuna
10.09.2015 - 10:330
Aggiornamento : 19.06.2018 - 15:43
Lettera aperta a Norman Gobbi: Software-spia statali e sicurezza di Stato nel Canton Ticino
di Giona Rinaldi e dei Candidati al Nazionale per la GISO
Egregio Signor Gobbi, direttore del Dipartimento delle Istituzioni,
All’inizio di questa estate è stato reso pubblico che la polizia cantonale zurighese ha acquistato e fatto
uso a più riprese di software-spia (tipo: cavallo di Troia). Ha cominciato a circolare un’informazione
secondo la quale –in seguito a un aggiornamento - il software Galileo potrebbe essere nuovamente
operativo.
In seguito allo scandalo zurighese, non si può escludere che anche altri cantoni abbiano fatto uso di
software di questo tipo. Le poniamo, quindi, alcune domande riguardanti la sicurezza di Stato, alle
quali ci auspichiamo il suo dipartimento possa fornire una risposta.
1. E’ già stato fatto uso di strumenti simili dallo Stato del Canton Ticino? Se sì, quante
volte? Su che base legale? Sussisteva un sospetto concreto o si è trattato di operazioni
a scopo prettamente preventivo?
2. Quante persone sono impiegate presso la polizia cantonale ticinese che si occupano
della sicurezza di Stato? Quante persone erano impiegate dieci anni fa presso la polizia
cantonale ticinese che si occupavano della sicurezza di Stato? Come si spiega tale
evoluzione?
3. Ci sono impiegati che svolgono contemporaneamene mansioni per la polizia cantonale
ticinese e la sicurezza dello Stato? Se sì, quanti?
4. Esiste un organo preposto al controllo delle attività di sicurezza di Stato nel Canton
Ticino? Se sì, come funziona? Se no, non lo ritiene necessario?
Confidando in un suo riscontro, cogliamo l’occasione per porgerle i nostri più Cordiali Saluti
Per la Gioventù Socialista Ticino
Lisa Boscolo, Giulio Bozzini, Aramis Gianini, Lydia Joray, Fabrizio Sirica (Candidati al Consiglio Nazionale per la GISO) e
Giona Rinaldi (Membro di Direzione GSS)