CHIASSO - Le misure anti smog sono in vigore, in molti applaudono Zali, ma non tutti sono contenti. Per la co-coordinatrice dei Verdi, Jessica Bottinelli, non è ancora abbastanza. Ritiene che non ci si renda conto del problema, e per cercare di sensibilizzare ha letto un comunicato prima della seduta di Consiglio Comunale a Chiasso, assieme a un'azione dimostrativa.«Oggi la situazione nel Mendrisiotto è drammatica, siamo davanti a una situazione di emergenza sanitaria e ambientale. Le misure speciali sono solamente dei palliativi, dei cerottini che cercano di fermare un’emorragia in pieno corso. Vogliamo delle misure coraggiose e plateali, come le domeniche senz’auto. Solo con una volontà politica condivisa potremmo veramente evitare situazioni che puntualmente mettono a repentaglio la salute di tutti noi: una politica di energie rinnovabili, la volontà di applicare la tassa di collegamento e rimandare al mittente i ricorsi e mille altre misure», sono state le sue parole. «Con questa piccola azione dimostrativa chiediamo che il nostro Municipio si faccia promotore di una tavola rotonda con il cantone per elaborare strategie e misure a lungo termine, un vero e proprio programma d’emergenza. Le PM10 sono invisibili, intoccabili e perfino inodori…i danni che creano sono tutt’altro che sottovalutabili. Nel nord Italia alcune grandi città hanno bloccato il traffico nei centri, chiediamo ai nostri ministri dell’ambiente e della sanità di intervenire quanto prima e di non dimenticare Chiasso e il Mendrisiotto in una nuvola di smog».Nel pomeriggio, avevamo parlato con lei del tema, e aveva rincarato la dose. «Sono stufa di sentirmi dire che non si possono fare le targhe alterne, per esempio, per non danneggiare l'economia: vorrei che qualcuno pensasse ai costi della salute, che sono certamente superiori a eventuali perdite economiche che si possono tollerare. Il problema non è nemmeno preso in considerazione, è scandaloso».