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19.04.2017 - 10:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Bignotti e l'entusiasmo perduto. "Dobbiamo recuperarlo. Baldo Raineri il giusto ammiraglio di una nave in difficoltà"

Il Direttore del Chiasso parla dell'avvicendamento in panchina. "Vedevo una squadra triste, nelle ultime due partite imbarazzante. Serviva una scossa"

CHIASSO – Nella sua conferenza stampa, il nuovo presidente del Chiasso, Ulisse Savini, disse che mister Scienza sarebbe rimasto alla guida anche il prossimo anno. Tutto portava verso una salvezza, poi, come spesso accade nel calcio, due sconfitte consecutive, e un cambiamento nell’atteggiamento della squadra, hanno fatto cambiare idea alla dirigenza. Oggi il tecnico di Domodossola è stato esonerato, al suo posto è arrivato Baldo Raineri, che qualche tempo fa disse ai nostri microfoni che nessuno in Ticino gli avrebbe dato una panchina: invece Nicola Bignotti ha puntato su di lui, e ci spiega come mai.

La separazione da Scienza è una scelta che ha sorpreso tutti, cosa vi ha portato all’esonero?
“Inaspettata anche per noi, non ci aspettavamo questa involuzione così netta come quella delle ultime gare. Siamo ultimi, le ultime due partite hanno visto un Chiasso molto in difficoltà. Ci sono stati degli errori, otto gol in due gare sono tanti ma soprattutto sono state due partite dove gli avversari ci hanno dominato e siamo stati succubi degli altri. Purtroppo in questo momento c’è bisogno di dare una scossa a una squadra che in due partite è stata imbarazzante. Le colpe non sono sicuramente solo dell’allenatore, l’unico modo per provare a dare una scossa è cambiare un allenatore, portare un entusiasmo che non si vedeva più”.

E perché avete scelto Baldo Raineri?
“Conosce la realtà, conosce i nostri giocatori, l’ambiente, inoltre ha dato la disponibilità totale a lavorare con una squadra che è ultima in mezzo a mille difficoltà, ha già vissuto situazioni difficili. Inutile nasconderci, siamo in mezzo a mille difficoltà da inizio anno e Baldo secondo me è il giusto ammiraglio per una barca in mezzo alla tempesta”.

La decisione è stata sua?
“Non sono il proprietario dunque non posso prendere decisioni in prima persona, ho dato le mie impressioni a chi di dovere”.

Quanto è preoccupato? Il cambio tecnico le fa vedere il cielo meno nero?
“ Se ho cambiato l’allenatore è perché ieri ero molto preoccupato. Ho visto una squadra triste, una squadra che si è seduta sulle disgrazie del Wil, che tra l’altro bisogna poi vedere se ci saranno dato che ad oggi i punti non sono stati tolti, una squadra che si allena senza sorriso, va in campo e si fa dominare dagli avversari. Ero molto preoccupato, ora spero che col cambio d’allenatore ci sia un entusiasmo diverso che è una condizione sine qua non per fare risultato”.

Raineri vi porterà sino a giugno o in caso di salvezza pensate di puntare su di lui anche per l’anno prossimo?
“Un allenatore se lavora bene è giusto che abbia continuità nel lavoro, oggi è il primo giorno e mi sembra prematuro pensare a luglio. Dobbiamo pensare a otto partite che son otto finali, bisogna ricominciare a correre, a lottare su ogni pallone, giocare con l’entusiasmo che ci aveva contraddistinto fino ad alcune partite fa. Non abbiamo demeritato con grandi squadre ma nelle ultime due abbiamo avuto un grosso crollo".


Paola Bernasconi



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