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Cronaca
25.08.2015 - 09:200
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Balerna, perché nessuno ha denunciato? L'aguzzina è in cura da un psichiatra, le autorità sapevano?

La difesa della donna accusata di maltrattamenti al Centro Anziani di Balerna chiede di riaprire l'inchiesta per accertare eventuali responsabilità delle autorità, e Daniele Caverzasio lancia un'interrogazione sul tema.

BALERNA - Era stata una stagista a denunciare i ripetuti atti violenti di un'assistente di cura alla casa anziani di Balerna ai danni dei pazienti. Un caso che aveva indignato tutto il Cantone. I fatti erano divenuti di dominio pubblico solo ad aprile di quest'anno a seguito della denuncia della famiglia di uno degli ospiti della casa anziani, ma la segnalazione della stagista, la sospensione della donna, l'inchiesta amministrativa e le dimissioni risalgono al 2011. In seguito, per due anni la signora in questione ha lavorato per il Servizio di assistenza e cure a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio, che la licenzia una volta venuta a sapere dell'inchiesta aperta dal Ministero Pubblico a suo carico. Nella vicenda rimane però un punto di domanda, sottolineato anche dalla difesa della donna: il ruolo delle autorità. Come riporta oggi LaRegione, l'avvocato Emanuele Stauffer, patrocinatore della donna, ha chiesto di riaprire l'inchiesta per la necessità di andare a fondo delle ragioni psicologiche ed emotive che hanno portato la donna a compiere una serie di vessazioni (ammesse) sulle persone che le erano state affidate e per l’esigenza di allargare lo sguardo all’operato della direzione della casa e, in ultima analisi, dell’autorità comunale, titolare della struttura. L'assistente di cura è seguita dal 1999 da un psichiatra, e secondo la difesa sarebbe un dettaglio che permetterebbe di arrivare ad una possibile scemata imputabilità. Il Municipio, però, era a conoscenza delle condizioni di salute della sua dipendente? E perché al Centro Anziani ci si è limitati a qualche ramanzina sul suo comportamento? Domande che potrebbero dar corpo all’ipotesi di un’infrazione di carattere penale alla Legge sanitaria, da contestare ai responsabili della casa. Sul tema, è intervenuto anche il capogruppo leghista in Gran Consiglio Daniele Caverzasio con un'interrogazione, in cui chiede se la direzione del Centro fosse a conoscenza dei problemi della donna e del suo carattere definito "esuberante", e se, in caso positivo, si sia intervenuti tempestivamente. Domanda poi se è vero che la donna, nonostante l'inchiesta a suo carico, abbia lavorato per due anni presso il Servizio di assistenza e cure a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Poi Caverzasio punta il dito sul fatto che né l'Ufficio del medico cantonale né la Commissione di vigilanza sanitaria abbiano sollecitato il Ministero pubblico dopo la prima denuncia del 2011 da parte della figlia di un'ospite, bensì dopo due anni. Secondo il leghista, dunque, i reati della donna cadranno in prescrizione per colpa dell'Ufficio del medico cantonale e della Commissione di vigilanza sanitaria e chiede al Consiglio di Stato cosa intenda fare. Infine, chiede come sia attualmente la situazione al Centro Anziani di Balerna.
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