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Cronaca
29.07.2016 - 17:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Pellanda a processo il 20 settembre

Il direttore dell'EOC dovrà dimostrare di aver saputo organizzare l'ospedale in modo da risalire a chi causò, con un errore, il contagio di tre pazienti di epatite C nel 2013

BELLINZONA - Cosa è successo esattamente quel maledetto 19 dicembre 2013 al Civico? Non si conosce il nome del o dei responsabili dell'errore che ha portato tre pazienti a contrarre il virus dell'epatite C. L'EOC e il suo direttore Giorgio Pellanda andranno dunque a processo, ora si conosce anche la data: 20 settembre. Al direttore dell'EOC viene rimproverato il mancato rispetto dell'articolo 102 del Codice penale, che impone alle aziende di essere sempre in grado di fornire alla giustizia il nome della persona responsabile che all’interno di esse abbia compiuto un crimine o un delitto. Servono organizzazione interna e protocolli, che a quanto pare al Civico non c'erano, dato che ancora oggi non si sa chi sbagliò. Pellanda dovrà per contro dimostrare che l'organizzazione dell'ente permette di ricostruire quanto avvenuto. Per il contagio, le accuse a monte sono di lesioni colpose gravi e, subordinatamente, di lesioni colpose semplici. Il giudice prenderà in considerazione ogni dettaglio, dalle cartelle mediche ai turni di medici e infermieri, ma soprattutto i ruoli di ciascuno al momento del fatto. Per l'accusa, fu una negligenza nella sterilizzazione del materiale a far ammalare tre persone. La sanità ticinese è da tempo nell'occhio del ciclone, tra il caso Rey, le inchieste del Caffè, le domande di Pronzini, e i dibattiti che hanno caratterizzato il prima e il dopo votazione del 5 giugno. Questo processo alimenterà le voci e le polemiche, oppure potrà essere chiarificatore su alcuni punti contestati della sanità del nostro Cantone? L'attenzione, il 20 settembre, sarà di sicuro alta.
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