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Cronaca
20.08.2016 - 12:080
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

«Li abbiamo aiutati, e lui ha cercato di molestare mia moglie»

Una famiglia luganese ha ospitato una coppia, lui musulmano e lei irachena, con i due figli, ma l'uomo avrebbe cercato di avere con la forza un rapporto con la donna che lo aveva aiutato

LUGANO - Dopo l'accoglienza e l'aiuto, la molestia, e la paura. Una famiglia luganese accusa un egiziano di 33 anni a cui erano andati in soccorso. L'uomo era stato ospitato in un appartamento poco distante dalla casa della famiglia, assieme alla moglie, di nazionalità irachena e di religione curda cristiana (lui invece è musulmano), e i due figli di cinque anni e un anno e mezzo. Sensibili alla questione dei migranti, i coniugi luganesi avevano aiutato il bambino a inserirsi, seppur con difficoltà, per un giorno alla settimana a scuola, grazie ad una persona che se ne occupava. È il Corriere del Ticino a raccontare tutto questo, attraverso il racconto dell'uomo. Dopo un po' i due hanno iniziato ad avere dubbi e a chiedersi se quella famiglia lo fosse realmente o si fosse formata arrivando in Svizzera. Il fattaccio è avvenuto un paio di mesi dopo l'arrivo dei migranti: il 33enne egiziano si è recato a casa della famiglia, e ha spinto contro il muro la donna per cercare di avere un rapporto. Lei era sola in casa ed è riuscita a respingerlo dicendogli che il marito sarebbe arrivato di lì a poco. La famiglia ospitante ha sporto denuncia in polizia, e l'uomo, con moglie e figli, è stato spostato in una pensione a Bellinzona. Lui ha negato il tentativo di abuso sessuale (che secondo il Ministero, contattato dal quotidiano, sarebbe più una molestia), spiegando che si è trattato di un gesto affettuoso e di riconoscenza. Ora i quattro vivrebbero in Germania, perché la donna luganese aveva ancora paura e ha chiesto che l'uomo fosse allontanato dalla Svizzera.
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