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Cronaca
25.07.2017 - 09:010
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Un pugno all'origine dell'emorragia: ecco com'è morto Fabrizio

Il colpo non è stato fortissimo ma lui non era pronto e aveva riflessi alterati dall'alcol: un movimento non normale del collo ha provocato la lacerazione dell'arteria vertebrale sinistra

GORDOLA - Sono passati tre mesi da quella maledetta notte, in cui il 44enne Fabrizio, residente nel Mendrisiotto, uscì per una serata con gli amici e non tornò più a casa.

Per la sua morte, avvenuta fuori da una discoteca di Gordola, fu subito arrestato il 21enne Alexander: secondo un buttafuori del locale e gli amici della vittima, gli avrebbe sferrrato un pugno, anche se i due non avevano litigato, ma il giovane era alterato per altri motivi. Lui ha sempre negato.

Ieri i medici legali finalmente hanno confermato: l'uomo è morto a causa di un pugno al collo. L'arteria sinistra era infatti più grande di quella destra: segno che il pugno, seppur non fortissimo, ha causato un movimento non normale del collo, con conseguente lacerazione dell'arteria vertebrale sinistra e emoragia celebrale che ha provocato il decesso.

Da tener presente, come spiega la RSI che ha anticipato la notizia, che il 44enne non si aspettava il colpo, essendo chinato in avanti a sistemare gli occhiali, e oltretutto i riflessi erano allentati dall'alcol.

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