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Cronaca
14.03.2018 - 09:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

La polemica di Del Don, "rinviano il Consiglio Comunale, paralizzano la Città!". Marietta, "non faccio spendere i soldi dei contribuenti per mezz'ora di riunione"

Il Consigliere comunale dell'UDC ha rimarcato che è la seconda volta che la seduta viene cancellata, "si è inceppato qualcosa nel tandem politico liberal-socialista?". Il presidente del Legislativo replica, "una seduta costa più di 5'000 franchi: preferisco avere più temi da trattare"

BELLINZONA – A Bellinzona c’è fermento: il Consiglio Comunale è stato rinviato, e non è la prima volta che succede.

Da destra ci si chiede come mai, se si tratta di una Città politicamente paralizzata. “Vi è quindi da chiedersi cosa stia facendo questo municipio che fino a ieri sosteneva l'urgenza dei lavori del legislativo per portare avanti l'immane onere lavorativo del Comune. Beh, ora pare che non vi sia più fretta alcuna, neppure quella di voler far funzionare le istituzioni comunali. Che si sia inceppato qualcosa nel tandem politico Liberal-socialista che guida l'esecutivo e che aveva promesso (in campagna elettorale) meraviglie e travolgenti successi politici da far impallidire persino l'onorevole Cetto la Qualunque” così ben interpretato da Albanese”, si lamenta Orlando Del Don, dell'UDC.

Cosa succede? Abbiamo girato la domanda alla Cancelleria, che ha spiegato come la decisione sia stata presa da Municipio e presidente del Consiglio Comunale, a causa delle poche trattande.

Ma come, una città grande e appena costruita ha pochi temi di cui discutere? Per saperne di più, ci siamo rivolti al presidente del Legislativo, il liberale Alberto Marietta, che smorza subito le polemiche. “Le sedute obbligatorie e ordinarie sono due, quella legata al Consuntivo e quella legata al Preventivo. Le altre date dei Consigli Comunali, una al mese su due giorni, sono state fissate con largo anticipo in modo da permettere a tutti di partecipare, e ciò ha fatto sì che ci sia poco assenteismo. Ma è sempre stato chiaro che gli appuntamenti sono fissati, però vengono rispettati solo se c’è abbastanza materiale o ci sono temi urgenti”.

È anche una questione di costi. “Un Consiglio Comunale costa 5'000 franchi solo per i consiglieri, più tutto il resto. Non ha senso trovarsi se non si può fare almeno una seduta di due ore e mezza, non vogliamo spendere i soldi dei contribuenti per una riunione di mezz’ora”.

Gli chiediamo se è normale avere poche trattande. “Inizialmente c’erano molti messaggi, quelli relativi alla costruzione della nuova città, se così si può dire. Ora ve ne sono altri, che stanno prendendo più tempo a livello di Commissioni. Stiamo paralizzando la gestione? Sono sempre i soliti che lo affermano, quando non sanno cosa dire. Per evadere a delle naturalizzazioni e un messaggio che se anche viene affrontato fra un mese cambia ben poco non faccio rinuire… Una volta, nei vecchi comuni, rinviare una seduta voleva dire aspettare sei mesi, adesso uno: altro che paralizzare! Quando c’è stato bisogno, abbiamo fatto Consigli Comunali lunghi, anche su due giorni”.
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