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Cronaca
13.08.2018 - 21:490
Aggiornamento: 22:49

L'accusa non è chiara, l'uxoricida di Ascona per ora non va a processo

Perugini lo accusa di assassinio, con scopo, movente e modalità perverse, ma per il giudice non le spiega a sufficienza

ASCONA – Il processo all’uxoricida di Ascona, per ora, non si terrà. Il colpo di scena è avvenuto in questi giorni, quando il giudice Mauro Ermanni ha rispedito l’incarto al procuratore pubblico Antonio Perugini.

A giudizio del giudice, l’accusa non sarebbe sufficientemente specificata. Infatti, Perugini chiede il reato di assassinio: la definizione vuole che vi siano scopo, movente o modalità particolarmente perversi. Ma a quanto pare non sono precisati, sebbene per Perugini sussistano tutti e tre.

E così, Ermanni, dopo avergli segnalato il problema, ha rispedito il tutto al mittente, consigliando anche una perizia psichiatrica sull’uomo, non ritenuta necessaria dal procuratore pubblico.

L’omicidio si era svolto a colpi di pistola, poi l’uomo aveva tentato di togliersi la vita. Interrogato, ha sempre detto di aver agito nella disperazione del momento contro l’ex moglie, ma le accuse parlano di gesto premeditato. La figlia della donna rilasciò una commovente intervista in cui parlò di quante volte l’ex marito avesse minacciato e terrorizzato la madre, fino all’atto finale.

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