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Cronaca
04.03.2019 - 08:570

"Il kebab no". Re Sbroja "vieta" i piatti musulmani dal carnevale di Lugano

Intanto la tradizionale risottata, a causa del preannunciato maltempo, è stata trasferita da Piazza della Riforma al Padiglione Conza

LUGANO - “Niente kebab durante il mio regno”. Sta facendo discutere un passaggio del discorso di Re Sbroja, il sovrano del carnevale di Lugano, pubblicato sul tradizionale giornalino satirico che viene distribuito nei giorni della festa. 

“Non vorremmo che in nome del politicamente corretto  - ha scritto il Re - la tradizionale risottata e le caratteristiche luganighe Sbroja fossero sostituite da pietanze esotiche: couscous e kebab e che in fatto di travestimenti carnascialeschi, ci obbligasse a vestire burka, niqab, abaya e affini”.

Un proclama, un editto, che pare molto politico e poco satirico. Tanto è vero che il Corriere del Ticino è andato a chiedere spiegazioni al sovrano: “Non penso sia una frase razzista, anche perché loro sono più razzisti di noi”, ha risposto Re Sbroja, non fugando i dubbi sulle sue intenzioni.

“Quelli del kebab - ha aggiunto il sovrano - penso arrivino qui senza la volontà di adattarsi a noi e ai nostri usi e costumi. Comunque, intendevo dire che, durante il carnevale, bisogna mangiare i nostri prodotti classici e invece adesso la festa è diventata un po’ di tutti e ci sono diverse pietanze non nostrane”.

Intanto, a proposito di pietanze nostrane, la tradizionale risottata, a causa del preannunciato maltempo, è stata trasferita da Piazza della Riforma al Padiglione Conza. L'appuntamento clou del carnevale luganese è in agenda per oggi a mezzogiorno.

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