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22.08.2020 - 16:300
Aggiornamento: 29.08.2020 - 18:07

"Tamponi a tutti i dipendenti che sono stati in ferie all'estero": così Bellinzona ha trovato due dipendenti di casa anziani positivi al Covid

Il sindaco Branda parla delle morti a Sementina: "È molto triste e posso solo immaginare il dolore di tanti familiari. Oggi appena vi è un caso sospetto si fa il tampone, a marzo le indicazioni erano diverse"

BELLINZONA – Le morti alla casa anziani di Sementina sono state numerose e hanno destato più di una polemica e di un sospetto (come anziani che mangiavano assieme quando il virus circolava già, stessa cosa per le visite dei parenti). Il dolore, a qualche mese di distanza, resta, così come la consapevolezza che da quell’esperienza si è imparato parecchio.

Ne parla il sindaco di Bellinzona Mario Branda al Corriere del Ticino, nell’ambito di un’intervista più ampia. “È molto triste e posso solo immaginare il dolore di tanti familiari. Non me la sento però di addossare colpe a qualcuno, né invero questo è compito del Municipio”, ha spiegato, lodando l’impegno dei dipendenti di tutte e quattro le case anziani gestite dalla Città. Nelle altre tre strutture non ci sono stati problemi.

“So poi che oggi, appena vi è un caso sospetto, si fa il tampone. Non era così nel mese di marzo né, va detto, allora vi erano indicazioni in questo senso dalle autorità federali o cantonali”, ha sottolineato Branda.

Che poi ha voluto render nota la strategia adottata ora: “Per decisione autonoma della nostra direzione vengono sottoposti a tampone i collaboratori che tornano dalle vacanze estive all’estero, anche se non si tratta di Paesi a rischio. Una prassi che ha permesso di individuare due dipendenti positivi al coronavirus, asintomatici, e posti in isolamento prima del rientro al lavoro”.

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