CRONACA
La variante sudafricana presenta ben 32 mutazioni
Il direttore dell'Humabs BioMed di Bellinzona: "Sembra in grado di trasmettersi con un'efficienza tale da prevaricare la diffusione del virus Delta"

BELLINZONA – In Sudafrica è stata scoperta nei giorni scorsi una nuova variante del coronavirus. Si chiama, scientificamente parlando, B.1.1.529 e presenta ben 32 mutazioni sulla proteina spike. Un numero record mai riscontrato prima e che escluderebbe l'intervento dei vaccini.

La RSI ha intervistato il direttore della Humabs BioMed di Bellinzona Davide Corti. "Le informazioni a disposizione sono ancora poche. Sappiamo, però, che almeno in una regione del Sudafrica sembra essere in grado di trasmettersi con un'efficienza tale da prevaricare la diffusione del virus Delta. Chiaramente è una cosa che preoccupa".

"Sono mutazioni che hanno effetto sull'efficacia dei vaccini. Noi ci siamo messi al lavoro per preparare varianti del virus in una variante non infettiva per controllare se gli anticorpi monoclonali siano meno efficaci", conclude Corti. 

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