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25.02.2019 - 11:200

Per un pugno di... polemiche. La RSI: "Lega, non possiamo accettare accuse gratuite e denigrazioni"

Il Mattino aveva parlato di disertare la trasmissione radiofonica. "Il palinsesto è stato presentato tempo fa: l'invito a Zali non è un rifiuto a Caverzasio". E Mattei: "Come son cresciuti male i bambini leghisti"

COMANO – La RSI replica alla Lega, ed è subito polemica. A dire il vero, il tutto, con la scelta di declinare l’invito a “Per un pugno di voti” lasciando “lo studio vuoto” e di segnalare il tutto all’ombudsman, era partito dal Mattino.

L’invito era per Claudio Zali, il quale ha altri impegni e dunque è stato proposto al suo posto Daniele Caverzasio, capogruppo. Lasciando malcontento nella RSI. “Invitate personaggi del tutto insignificanti, esponenti di partitini altrettanto insignificanti! Vedi tale Mobiglia (Mobiglia chi?) per i Verdi Liberali (e chi sarebbero?); oppure tale Schönenberger per i Verdi; o il Pronzino da Lumino, clone di Pino Sergi; o l’omofobo e lupofobo uregiatto Germano Mattei di MontagnaMorta; o ancora il “dottor canna” Werner Nussbaumer della sedicente Lega Verde (e che è?); e avanti con simili pesi massimi e non vi va bene un capogruppo?”. aveva tuonato il Mattino. 

Il primo a reagire all’attacco, sentendosi definire “omofobo, lupofobo uregiatto” era stato Germano Mattei. “Cari Leghisti se non volete andare ai dibattiti non andateci. Punto e basta. Volete reclamare, fatelo, è un vostro diritto se non siete contenti. Dove eravate quando ho reclamato? Peso piuma certo, ma qualcosa ho fatto cambiare! Lasciateci per cortesia fuori dalle vostre gabole del tipo “non mi toccare che ci guastate”. Delicatini e impertinenti quei famosi campioni della Lega. Conteremo poco e su questo non ci piove (ma ci siamo ed evidentemente a qualcuno che conta diamo fastidio) Non siamo in tutti i casi quel che ci dite di essere: gli insulti, i riferimenti stupidì e le considerazioni sboccate tenetevele senza nessuna remora, anche perché proprio con Caverzasio a suo tempo ci eravamo ampiamente chiariti. O i mal di pancia stentano a guarire? Noi andremo ai dibattiti cui siamo invitati senza nessun problema. Piccoli ma non microbi!... forse dimenticate che siete passati dalla stessa via...ma Zio Conte non vedi come son cresciuti male i bambini del suo movimento?”.

A una settimana di distanza, ecco la replica della RSI. “Neppure l’imminente scadenza elettorale può giustificare l’elenco di falsità contenuto nell’articolo, siglato LDT, apparso a pagina 3 del Mattino di domenica 17 febbraio, si legge. “Non possiamo accettare le accuse gratuite e la denigrazione dei nostri colleghi e ci pare corretto elencare semplicemente i fatti”.

Eccoli: “Il palinsesto RSI è stato presentato a tutti i partiti - Lega dei Ticinesi compresa - il 10 gennaio 2019: fa parte di questa copertura l’invito ai consiglieri di Stato uscenti al principale appuntamento pre-elettorale radiofonico, che andrà in onda dal 25 febbraio con il titolo “Per un pugno di voti”. Una scelta che pare ovvia e comprensibile ma che, dopo una serie di comunicazioni un po' confuse e decisioni non si sa bene di chi - tutte interne alla Lega dei Ticinesi - è stata messa in discussione, imponendo un altro candidato al posto dell’attuale presidente del Governo”.

“Noi abbiamo fatto correttamente il nostro lavoro e quindi ribadiamo le ragioni giornalistiche dell’invito a Claudio Zali. Un invito che non è un rifiuto alla presenza di Daniele Caverzasio. Se non sarà possibile, ce ne faremo una ragione”, termina la RSI.
Cosa farà a questo punto la Lega?

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