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Sanità
12.11.2019 - 15:050

Entro il 2022 si pianificano 160 nuovi posti per invalidi adulti, per una spesa di circa 9 milioni

Il Consiglio di Stato ha approvato la Pianificazione 2019-2022 delle strutture e dei servizi per invalidi adulti finanziati dalla Legge sull’integrazione sociale e professionale degli invalidi: un settore dinamico

BELLINZONA - Nella seduta del 6 novembre il Consiglio di Stato ha approvato la Pianificazione 2019-2022 delle strutture e dei servizi per invalidi adulti finanziati dalla Legge sull’integrazione sociale e professionale degli invalidi.

Con questo importante documento l’Esecutivo ha definito gli orientamenti e le priorità del settore della disabilità per il quadriennio 2019-2022. Nella sua elaborazione si è voluto sottolineare l’intersettorialità che caratterizza l’approccio in questo ambito, vero e proprio valore aggiunto dello strumento di Pianificazione appena approvato. Una visione d’insieme capace di tener conto delle politiche in favore delle persone anziane o di gestione delle casistiche psichiatriche.

La Pianificazione si muove su un doppio binario che permette un’analisi approfondita dell’intero settore. Quantitativamente si è proceduto con un calcolo del fabbisogno di nuovi posti per il quadriennio utilizzando un metodo empirico induttivo. Da un punto di vista qualitativo si sono volute approcciare le principali sfide di oggi e di domani proponendo nel contempo delle piste di intervento.

Nello specifico, entro il 2022 si intendono realizzare 160 posti per invalidi adulti suddivisi in 70 con presa in carico diurna, 10 con presa in carico notturna e 80 con presa in carico completa. 

Come ben evidenziato nel documento, il settore è particolarmente dinamico, con nuovi bisogni e necessità che emergono e cambiano in modo continuo. Il Cantone, e per esso l’Ufficio degli invalidi, monitora attentamente l’evoluzione e dà prova di flessibilità nel compiere le scelte, rispondendo così in maniera adeguata alla domanda che giunge dal territorio. Particolarmente positivo e confortante il fatto che dei 160 posti pianificati molti sono già stati individuati, e altri sono oggetto di colloqui in corso tra Dipartimento e enti. Benché contenuta nei numeri resta tuttavia ancora da definire una parte di fabbisogno, che risulta essenziale per garantire la citata flessibilità.

I numerosi temi che trovano spazio nel documento pianificatorio rispecchiano la complessità e l’unicità del settore. Nei prossimi anni infatti si presterà particolare attenzione, evidenziando e attuando le necessarie misure, alla problematica dell’invecchiamento delle persone con disabilità, conseguenza della stagione del baby boom che riguarda anche questa fascia della popolazione. Inoltre sarà importante dare delle risposte alla sfida dell’autismo, per la quale il Cantone da alcuni anni si sta portando promotore della sperimentazione di forme di presa in carico adatte a questa casistica particolarmente fragile. Verrà accentuato lo sforzo in favore dei famigliari curanti, attraverso la promozione di progetti ad hoc e lo sviluppo dei posti di soggiorno temporaneo, che rappresentano per le famiglie un’importante possibilità di sgravio nel loro difficile compito. Parallelamente si intende implementare sul territorio dei posti dedicati alle urgenze, definendo compiutamente questo concetto. Per la già citata casistica psichiatrica sarà necessario trovare soluzioni adeguate quando questa si abbina a disabilità da dipendenze, evitando ricoveri impropri in strutture che non sono state create per questa fascia di popolazione.

I costi derivanti dalla realizzazione dei nuovi posti per il quali esiste già un avvallo formale o informale sono in linea con il preventivo e il piano finanziario di gestione corrente 2021-2023. Si prevede un maggiore investimento di 3,6 milioni nel 2020, 2 milioni nel 2021 e 3,5 milioni nel 2022.

Il settore della disabilità è estremamente dinamico e porta con sé caratteristiche specifiche che necessitano di capacità di risposta a bisogni nuovi e spesso inattesi, cambiamenti repentini e problematiche urgenti. Per questo motivo il Consiglio di Stato, approvando la Pianificazione 2019-2022, sottoscrive i principali assi d’intervento garantendo nel contempo le risorse per garantire risposte rapide e adeguate alle sfide che emergeranno durante il quadriennio.

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