CANTONALI 2023
Zali attacca l’Udc: “Vogliono prendersi tutto. I leghisti votino Lega”
Il Consigliere nazionale uscente, alla festa elettorale di Giubiasco: “L’alleanza mi sta stretta, ma se con il 6% dei voti si vuole arrivare in Governo bisogna evidentemente camminare sul cadavere di qualcuno”

GIUBIASCO - Alta tensione tra Lega e Udc, al primo dei quattro appuntamenti elettorali, in vista delle Cantonali del 2 Aprile. Alla festa leghista di domenica al mercato coperto di Giubiasco, Claudio Zali non ha risparmiato qualche frecciata ai “cugini” dell’Udc, con cui i rapporti non sono mai stati distesi, e alla campagna elettorale dei democentristi: “L’alleanza mi sta stretta, ma se con il 6% dei voti si vuole arrivare in Governo bisogna evidentemente camminare sul cadavere di qualcuno”, ha affermato il Consigliere nazionale uscente.

“Ogni santa volta ci danno per finiti, dicono che la Lega sta andando in pezzi. Ecco perché dobbiamo votare e far votare Lega”, ha proseguito il direttore del DT. “Se faremo questo, le cose andranno bene.  E quando dico Lega, intendo proprio Lega. Niente doppi passaporti, niente alleati di comodo. Perché anche se ci danno per finiti, non è così. Chi fa gli interessi del Cantone siamo noi e nessun altro. Non facciamo gli interessi di alcuna lobby, non siamo al servizio di nessuno, non riceviamo ordini da nessun partito nazionale. Da qui al giorno delle elezioni, il mio invito sarà che i leghisti votino i leghisti”.   

Pur senza nominarlo, è apparso evidente che Zali si riferisse al suo antagonista dell’Udc Piero Marchesi, assente alla manifestazione. “L’alleanza con l’Udc doveva avere finalità a geometria variabile, a seconda delle tornate elettorali - ha dichiarato Zali al CdT -  Ora invece sembra che qualcuno voglia prendersi tutto, perché non dimentichiamoci che sul menu c’è anche la poltrona di sindaco di Lugano. E lo dico sperando di essere smentito".

Come causa della mancanza di armonia, nonostante il consenso delle sue basi alla lista unica, Zali cita la raccolta di firme lanciata dall’Udc contro la tassa di collegamento; un atto che considera una sorta di sfida diretta al suo seggio da parte di Marchesi.

Dal canto suo, Marchesi respinge le polemiche e dichiara a LaRegione: ‘Intendo confrontarmi sui temi che stanno a cuore ai ticinesi: lavoro, scuola, socialità, viabilità e finanze cantonali, qualora venissi eletto in Consiglio di Stato”.

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