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Cronaca
05.06.2016 - 17:020
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Passa la modifica sulla legge sull'asilo. Nettissimo no per il reddito di base

I cinque temi in votazione sono andati come desiderava il Consiglio Federale: sì alla modifica sulla medicina della procreazione, no per "vacca da mungere" e "A favore del servizio pubblica".

BERNA - Oltre ai temi cantonali, i cittadini erano chiamati alle urne anche per cinque votazioni a livello federale. Il Governo esulta, perché il popolo ha votato secondo le sue indicazioni in tutti i casi, mentre la sconfitta di giornata è l'UDC. Nettissima, e per certi versi attesa, l'iniziativa popolare atta a dare un reddito di base incondizionato di 2'500 franchi a tutti. Il 76,79% degli svizzeri ha detto no, e nessun Cantone ha approvato l'iniziativa (percentuali quasi bulgare, per esempio, a Uri, con 85% dei no, 86% a Svitto e Nidvaldo, 87% a Nidavaldo e Appenzello Interno, mentre il risultato "migliore" per gli iniziativisti sono stati il 64% di no a Basilea Città e Giura). A livello ticinese, il no ha prevalso nella misura del 78,1%. In nessun Comune la misura è passata (eccezionale il pareggio di Vogorno, con 3 sì e 3 no), con percentuali che quasi dappertutto superano il 70%. A Lugano i contrati sono stati il 78,2%, a Locarno il 73%, a Bellinzona il 74,6%, a Mendrisio il 78,5% e a Chiasso il 72,6%. A Quinto, a votare no sono stati addirittura l'88,1% degli aventi diritto di voto! Passa invece con ottime percentuali la modifica sulla legge relativa all'asilo: i sì sono stati il 66,8%, con tutti i Cantoni che hanno approvato (a Basilea Campagna e Vaud si è avuto un 74,1% di consensi, i risultati più alti di tutto il Paese) . Anche in Ticino hanno prevalso i sì, con il 55,8%. A Lugano hanno detto sì il 54,5% dei votanti, a Locarno il 58%, a Bellinzona il 60,3% (risultato dunque più elevato per quanto concerne le grandi città), a Mendrisio il 56,8% e a Chiasso il 55,3%. Bocciata nettamente l'iniziativa "A favore del servizio pubblico", col 67,66% dei voti. A favore dell'iniziativa non si è espresso nessun cantone, con Appenzello Interno, Ginevra e Obvaldo che hanno fatto registrare il 74% di no. In Ticino, ha detto no il 62,1% dei votanti. I grandi centri hanno votato nel seguente modo: a Lugano ha detto no il 64,5%, a Locarno sono stati contrari il 58,3%, a Bellinzona il 64,85 ha respinto l'iniziativa, mentre a Mendrisio e Chiasso lo hanno fatto rispettivamente il 62,5% e il 60%. Nulla da fare neppure "Per un equo finanziamento dei trasporti", che incassa una secca sconfitta. Contro "vacca da mungere" ha votato il 70,8% degli aventi diritti, con tutti i Cantoni contrari, col 77% di no a Vaud, il 76% a Ginevra, il 74% in Grigioni, il 73% a Lucerna e il 71% in ben cinque Cantoni . Nel nostro, i no sono stati il 66%. A Lugano hanno optato per il no il 63,9% dei votanti, a Locarno il 68,9%, a Bellinzona il 71,4% (posizione dunque più chiara rispetto agli altri centri), a Mendrisio il 67,5% e a Chiasso il 60,1%. Agevole il sì per la modifica di legge sulla medicina della procreazione, con il 62,4% di favorevoli e tutti i Cantoni d'accordo. A Ginevra il sì ha vinto con l'82% dei voti, in alcuni Cantoni si è però registrata una parità di percentuale (Appenzello Interno, con i no che prevalgono per 30 voti, Appenzello Esterno, dove vincono i no per 200 voti e Obvaldo, con 70 no in più) Anche in Ticino il 57,8% ha detto sì, con percentuali alte anche nei centri: a Lugano il 59,7%, a Locarno il 58,6%, a Bellinzona il 60%, a Mendrisio il 59,1% e a Chiasso il 60,5%.
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