LAVENA PONTE TRESA – Più soldi ai lavoratori, in modo che non scelgano di fare i frontalieri. In sostanza è un tema che ha fatto parte di quelli discussi dal viceministro dell’Interno italiano Matteo Mauri, che nei giorni scorsi ha visitato alcuni comuni di frontiera (Besnate, Lavena Ponte Tresa e Cantello, dove ha incontrato sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle forze dell’ordine).
A Varesenews ha parlato il sindaco Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa. “Ho fatto presente come dal basso, grazie al lavoro di Confartigianato Varese e di molte imprese locali, è stato proposto al parlamento un disegno di legge, detto “Area di confine”, per fare in modo che i lavoratori italiani possano avere una busta paga più pesante che gli possa permette di scegliere di restare in Italia e aiutare così le piccole e medie imprese nel trovare maestranze e professionalità”. Un piano anti-frontalierato, insomma.
Per quanto concerne i rapporti con la Svizzera, “ho spiegato come dal nostro punto di vista sia importante salvaguardare l’accordo del 1974 che prelude al federalismo fiscale e che ha dato serenità e solidità economica e sociale ai territori di frontiera. Al contrario, va rivisto radicalmente l’accordo del 2015”.