CRONACA
Poste, la Leuthard spiega come si fa
La ministra ha risposto con una missiva ai portavoce delle raccolte firme di Mendrisio e Chiasso contro la chiusura degli uffici postali: non sono decisioni della Confederazione, bensì della Posta. Si può tentare però una conciliazione con un garante
MENDRISIO - Non è la Confederazione a decidere quali uffici postali chiudere, la responsabilità delle scelte è tutta del Gigante Giallo.È ciò che ha affermato la Consigliera Federale Doris Leuthard in risposta alla missiva che le era stata consegnata brevi manu da Marina Carobbio e alle raccolte firme avvenute contro la chiusura degli uffici postali di Boffalora e del Borgo rispettivamente a Chiasso e Mendrisio. Ed ora anche Morbio Inferiore è pronto a dare battaglia. Non è però colpa della Confederazione, che non può fare nulla in casi del genere, ha detto la Leuthard in una lettera indirizzata ai portavoce delle petizioni. «La Posta deve assumersi responsabilità delle proprie decisioni e quindi anche della chiusura o trasformazione di uffici postali, nonché dell’adeguamento degli orari di apertura. Non mi compete intervenire presso la Posta per quanto concerne la questione della rete di uffici postali nel Canton Ticino».Ciò nonostante, la ministra ha indicato la strada percorribile ai Comuni. Esiste un garante, la PostCom, cioè la Commissione federale delle poste. Oltre alla via della tavola rotonda con la Posta direttamente, i Comuni interessati possono dunque avviare una procedura di conciliazione, nel corso della quale si verifica se la Posta ha rispettato le disposizioni di legge in materia. A Morbio Inferiore i cittadini spingono affinché il Municipio provi, da Mendrisio e Chiasso non si sa ancora se gli Esecutivi decideranno di seguire le indicazioni di Doris Leuthard, che riconosce l'importanza di un buon servizio pubblico che il Gigante Giallo deve garantire. Nel frattempo, arriva l'annuncio da parte della sezione del PLR di Vezia di una raccolta firme lanciata contro la chiusura dell'ufficio postale del paese. Un problema, insomma, quello delle Poste, che tocca svariate parti del Cantone.
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