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28.01.2016 - 11:350
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Bellinzona a 13, via libera dal Consiglio di Stato

Il Governo ha licenziato il messaggio che propone l’aggregazione dei 13 Comuni favorevoli. «Ci sono tutti gli elementi necessari a farne una città solida»

BELLINZONA - L'aggregazione a 13 va bene e si farà. Si era partiti con un progetto a 17, poi alle urne Arbedo-Castione, Cadenazzo, Lumino e Sant’Antonino si erano opposti, ma la Grande Bellinzona nascerà comunque. Lo ha deciso il Consiglio di Stato. Dunque, Bellinzona, Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant’Antonio e Sementina saranno presto una nuova città. «Questa soluzione è conforme a tutti i requisiti posti dalla Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni. In particolare in quanto il comprensorio è territorialmente coerente, non necessita in questo momento di essere esteso ad ulteriori comuni e perché la soluzione proposta non si discosta sostanzialmente dal progetto votato», si legge in una nota del Governo. «L’aggregazione dei 13 comuni favorevoli riunisce tutti gli elementi necessari a realizzare una città solida, articolata, integralmente promossa dal basso e fondata quindi sulla volontà locale. Un progetto ritenuto estremamente importante per l'assetto istituzionale dell’intero Cantone». Per il nuovo comune originario era stato previsto un aiuto di 52,6 milioni, a fronte dei soli 13 che parteciperanno all'aggregazione il credito è stato fissato in 49,6 milioni di franchi, «per poter dare progettualità alla nuova città e a tutta la regione del bellinzonese». Le elezioni comunali, differite per la costituzione del nuovo Comune di Bellinzona, si terranno domenica 2 aprile 2017, rispettivamente domenica 30 aprile 2017 per l’elezione del sindaco.
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