CRONACA
I frontalieri si organizzano
Domani dovrebbe nascere un'associazione che permetterà di essere presenti a incontri con sindacati e partiti e di far sentire la propria voce
COMO - I frontalieri non smettono di preoccuparsi per le novità, per loro negative, che il nuovo accordo fiscale tra Svizzera e Italia potrebbe portare. Hanno ora deciso di passare all'azione, e dopo il successo del Frontaday e la difesa della Lega Nord, si costituiranno in associazione.Nascerà infatti domani, se non vi saranno intoppi, l'"Associazione Frontalieri Ticino", che sarà autofinanziata dagli aderenti. Il tutto è partito, come per il Frontaday, dalla pagina Facebook "Frontalieri Ticino". Più di 300 le adesioni sicure, ma sicuramente in queste ore cresceranno. Promotore è Graziano Storari, che nel post in cui annunciava la costituzione dell'associazione specificava come grazie ad essa i frontalieri possano partecipare a riunioni di partiti politici e sindacati, col fine di poter capire chi sta dalla loro parte e difende i loro interessi. Saranno così partecipi e non solo spettatori delle scelte che li riguarderanno, ha poi ribadito in un'intervista a comolive.it. «I frontalieri saranno compatti nel dare il voto a chi ha lavorato per loro», è l'ammonizione lanciata alla politica, che sinora non ha dato le risposte attese, con buone intenzioni ma pochi fatti.Uno degli obiettivi a breve termine è l'organizzazione di un'altra assemblea, oppure di partecipare ad una in cui sarà presente Veri Ceriani, capo negoziatore per l'Italia e bersaglio della rabbia di molti lavoratori frontalieri.
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