non ha dubbi. Si dice sorpreso dalla decisione del Consiglio di Stato, perché secondo lui e la maggioranza dell'Esecutivo luganese a Burgarella mancavano i requisiti necessari, in particolare la conoscenza del tedesco, oltre all'esperienza. Ha comunque ammesso che ci sono state delle lacune al momento dell'assunzione, ma «un dato oggettivo che i requisiti indicati nel bando non c’erano. Quindi mi immagino e spero che il Municipio voglia impugnare questa decisione del Consiglio di Stato, anche a propria tutela: perché la situazione attuale, come emerge adesso, è un pasticcio nel pasticcio e la Città non ci fa una bella figura». Quadri ce l'ha anche con chi ha emesso la sentenza, ovvero il Governo. «Mi sembra discutibile cominci a cavillare con valutazioni d’interesse che mal si comprendono mi sembra discutibile, come discutibile è il tempo che è stato impiegato per arrivare a questa "non" decisione».