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08.02.2017 - 16:400
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Il PLR di Stabio all'attacco. «Casi come quello di Della Casa nuocciono alle istituzioni e al Comune»

I liberali chiedono se il consigliere comunale si è già dimesso e, se così non fosse, se non può essere sollevato dal ruolo politico. Inoltre sollecitano un accurato accertamento fiscale sul leghista

STABIO - Ieri la lettera di Natalia Ferrara, presidente della sezione PLR di Stabio, in merito alla vicenda Della Casa, ha fatto discutere: la granconsigliera annunciava un'interpellanza del suo gruppo in Consiglio comunale, e attaccava la comunicazione della Lega, pronta a prendersela con gli avversari ma a chiedere di non dare clamore, a suo avviso, ai casi che coinvolgono i suoi rappresentanti. Lorenzo Quadri in serata aveva ribattuto sostenendo che Ferrara sarebbe in cerca di visibilità, e chiedendole come mai non si è chinata sul caso di Lisa Bosia Mirra, accusata di aver aiutato degli immigrati clandestini a entrare in Svizzera. Ma la questione di fondo, che Ferrara riprende nei suoi interventi su Facebook, è: Della Casa deve dimettersi? Come detto, il gruppo PLR del legislativo stabiese non ha dubbi. «In data 31 gennaio il Ministero Pubblico e la Polizia Cantonale hanno reso noto l’arresto di alcune persone nell’ambito di un'indagine iniziata alcuni mesi fa che ha interessato garage, carrozzerie e concessionarie auto in particolare del Sottoceneri. Stando al primo comunicato stampa e alle notizie pubblicate nei giorni a seguire, l'indagine ha permesso di accertare importanti raggiri a danno di compagnie assicurative, in particolare attraverso la simulazione e la creazione intenzionale di sinistri. Tra le ipotesi di reato a carico degli imputati la truffa per mestiere e la falsità in documenti. Sempre a mezzo stampa, si è appreso che fra le persone coinvolte vi sarebbe anche un consigliere comunale di Stabio di 62 anni, eletto sulla lista “Lega + Stabio C’è”», si legge. E, nonostante la stampa non abbia fatto nomi, «sulla lista in questione, per età e professione, l’unica persona che corrisponde al profilo è Graziano Della Casa, presidente della locale sezione della Lega dei ticinesi». «Considerata la gravità delle accuse mosse dalla Procura, il gruppo PLR non può non sollecitare le immediate dimissioni di Graziano Della Casa. Il solo reato di truffa per mestiere prevede una pena massima fino a 10 anni di detenzione e – sempre secondo le notizie apparse a mezzo stampa – non solo l’arresto è stato confermato dal Giudice competente, ma l’imputato sarebbe (almeno parzialmente) reo confesso. Ossia, avrebbe ammesso di aver truffato intenzionalmente delle assicurazioni per conseguire un illecito profitto». L'atto, che porta le firme di tutti i consiglieri comunali liberali (Evaristo Reggi, Cihan Aydemir, Katia Camponovo, Chiara Castelletti, Alessandro Del Bufalo, Fulvio Moretto Fulvio, Emanuele Rusconi e Diego Solcà), sottolinea che «spetta solo alla giustizia chiarire definitamente le responsabilità della persona coinvolta ma il dato politico è già chiaro e non può essere sottaciuto: simili notizie non solo non fanno bene alle istituzioni e all’immagine del nostro Comune ma costituiscono un forte deterrente per i giovani che si avvicinano alla politica e una grave delusione per l’intera cittadinanza». Dunque, chiede al Municipio se: «1. anche a suo avviso l’arresto di un consigliere comunale possa danneggiare l’integrità e l’immagine delle istituzioni del nostro Comune; 2. sia possibile sollevare il consigliere comunale dal suo incarico quanto prima; 3. sia già pervenuta la lettera di dimissioni direttamente da parte del consigliere comunale coinvolto o altre missive da parte del suo gruppo “Lega + Stabio c’è” e, se non fosse il caso, se ritiene di rivolgersi lui stesso agli interessati per sollecitare le dimissioni; 4. si sia già attivato presso la Sezione enti locali per sapere quale prassi seguire in questi casi; 5. tenuto conto delle ipotesi di reato e considerata la situazione personale dell’imputato, il Municipio non ritiene di dover anche sollecitare presso le competenti autorità cantonali un accurato accertamento fiscale».
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