I contro erano i voti regalati a Branda dalle liste liberali, la differenza di voti personali, il rischio di rovinare una concordanza necessaria per lavorare al meglio, mentre fra i pro c'era il fatto che i voti andati agli altri liberali sarebbero andati tutti a Bersani, permettendogli magari di recuperare il divario da Branda e le aspettative della base, che voleva probabilmente provarci. Ma alla fine, ha prevalso la scelta di rinunciare al ballottaggio.