“La Chiesa non cessa di dire, alle nostre sconfitte, ai nostri cuori chiusi e timorosi: ‘fermati, il Signore è risorto’. Ma se il Signore è risorto, come succedono queste cose? Come succedono tante disgrazie, malattie, traffico di persone, tratta di persone, guerre, distruzioni, mutilazioni, vendette, odio? Ma dov’è il Signore?”, ha poi proseguito Bergoglio, dando voce ai dubbi di molte persone verso la fede, in un periodo difficile. Ha raccontato della sua telefonata a un ragazzo molto malato, di avergli detto che non vi è nessuna spiegazione per quanto gli sta accadendo, paragonandolo a Gesù crocifisso. “Ma lui era d’accordo, a me non ha chiesto nessuno”, ha ribadito il giovane, come ha narrato il Papa. A nessuno di noi viene chiesto ‘ma stai contento con quello che accade nel mondo? Sei disposto a portare avanti questa croce?’. E la croce va avanti. E la fede in Gesù viene giù. E oggi la Chiesa continua a dire ‘fermati, Gesù è risorto’, e questa non è una fantasia: la Resurrezione di Cristo non è una festa con tanti fiori, questo è bello, ma non è questo, è di più. È il mistero della pietra scartata che finisce per essere il fondamento della nostra esistenza”, ha aggiunto.