BELLINZONA – Star male, vedere il servizio a Le Iene che parla della “blue whale”, provare per sentirsi meno soli, e, per fortuna, capire in tempo che era meglio fermarsi. Sull’orlo dell’abisso, prima di precipitarvi. TicinoLibero ha incontrato la ragazzina ticinese che aveva allarmato un intero Cantone, mostrando tramite un hastag su Facebook la sua volontà di iscriversi al gioco che porta al suicidio e l’ha sentita parlare di umiliazione e di vergogna di fronte a un momento di debolezza. Le ha sentito dire di aver visto storie di disperazione, di gente pronta a tutto per essere qualcuno.