"La neutralità non esiste, è una farsa propinata alla gente. Prendiamo ad esempio il Corriere del Ticino, che si dice indipendente eppure continua a perdere abbonamenti a causa dell sua faziosità, pilotata soprattutto da Marcello Foa. Idem vale per altre testate. C’è l’onestà, quella si e c’è il saper fare bene il proprio lavoro, saranno poi i lettori a decidere, come hanno fatto in 26 anni col Diavolo e come stanno facendo da tre anni a questa parte con GAS.social, a designare il successo o meno di una testata. Il rapporto coi partiti dipende evidentemente dalla testata. Sia il Diavolo che GAS hanno una forte impronta di sinistra, anche se spesso si sono smarcati, lo dimostrano soprattutto, e parlo del Diavolo, gli attriti di quelche anno fa sulla ex ministra Pesenti. Quella diatriba portò addirittura alla soppressione di un numero da parte della tipografia. Quel numero lo mettemmo online ed ebbe un gran successo. Dunque simpatizzanti si, asserviti no. D’altronde il Corriere è un gregario della destra liberale, e la Regione lo è più dell’ala radicale. Il Giornale del Popolo si orienta in area PPD. Non nascondiamoci dietro a un dito. Concludo con una battuta di Marx (non Karl ma Groucho) e che incarna in pieno il concetto del Diavolo: “Non accetterei mai di far parte di un club che avesse uno come me come socio”.