“Questa non è satira. Lo è se lo fai su un vettore di satira. Se scrivo un articolo su Cuore, che è stato uno dei più famosi giornali satirici italiani, durato qualche anno e con molti abbonati, si sa che è satira, una presa in giro dall’inizio alla fine. Il Ticino e la Svizzera non hanno un grande riconoscimento della satira. Una cosa diversa è se lo fai su un giornale politico e quando ti beccano con le mani nella marmellata dici che è satira, quando la società civile si lamenta affermi che era per ridere, come quei bambini che ti danno un calcio nello stinco e sostengono di non aver fatto apposta. Serve l’imprinting della satira, e comunque ci sono lo stesso dei limiti, quelli del penale. Se non commetto un reato penale, va tutto bene”.