Ora sono arrivate le prime due condanne, ai danni di un 29enne che lavorava al DFE e di una infermiera 59enne. Per lui, 4'200 franchi sospesi con la condizionale, come richiesto nel decreto d'accusa, per lei assoluzione perché mancava il corpo del reato: esisteva solo una dichiarazione con la sua firma falsificata, mentre un'altra dichiarazione, questa volta falsificata dalla donna, non compare agli atti. E quando le giungevano lettere indirizzate a stranieri che dovevano, secondo quanto indicato nei permessi falsi, resiedere presso di lei, le ha sempre respinte.