Ma Lugano è appena uscita da un periodo difficile a livello finanziario, e la paura di ricascarci è sempre presente. “Questo Consiglio comunale ha un alto grado di irresponsabilità, e non da oggi. Basti pensare a quello che è successo nel 2011, quando il moltiplicatore è stato abbassato al 70% con effetto retroattivo sull’anno precedente, oppure alla mancata assunzione di responsabilità del 2013, quando a un passo dalle elezioni l’aliquota non aumentò di tre punti nonostante la situazione finanziaria fosse critica. I risultati poi si sono visti”, ha detto ieri, amareggiato, al Corriere del Ticino. “Lunedì i consiglieri comunali sono tornati a casa tutti contenti, ma poi è l’amministrazione che deve lavorare. Avevamo previsto un disavanzo di 1,9 milioni e ci siamo ritrovati con un passivo di 5 milioni più pesante, oltre a un aumento di 600.000 franchi del contributo di livellamento proprio a causa della diminuzione del moltiplicatore. Se il regolamento non entrerà in vigore l’anno prossimo il deficit supererà i 13 milioni e torneremo indietro nel nostro percorso verso il pareggio di bilancio. Per l’anno prossimo il piano finanziario prevedeva un aumento di 2 punti che siamo riusciti ad evitare, ma ora la questione si ripropone. Mi dispiace per tutta l’amministrazione, perché dal 2013 è stato fatto un lavoro importante. Nessuno credeva che avremmo potuto farcela. E lunedì sono bastate due ore di dibattito per prendere la direzione opposta. Invece di andare avanti, andiamo indietro”. E ha bacchettato i consiglieri comunali, invitandoli a frequentare un corso sull’ABC per i membri del legislativo.