Ma Lugano, se non si adegua ai cambiamenti futuri, rischia di divenire una città senz’anima, lo dice senza mezzi termini. “Se ci rendiamo conto della necessità di continuare ad adeguarci, se tutti assieme sapremo costruire guardando avanti, evitando di cullarci nella nostalgia di ciò che non tornerà più, sono convinto che saremo anche capaci di dare un’identità sociale e culturale alla città che vivremo tra una decina di anni. Nel caso contrario qualche rischio c’è di ritrovarci con una città senz’anima”. E in un certo senso le difficoltà dei commerci locali ne sono un segno, ma Borradori spiega come un ente pubblico può farci davvero poco.