A quanto pare, il ragazzo avrebbe voluto agire martedì. Pochi giorni fa, martedì, dunque un giorno prima dei segnali inquietanti riferiti dai compagni dapprima alla direzione e poi alla Polizia, avrebbe, secondo TeleTicino, acquistato delle munizioni calibro 7.65 Parabellum, prodotte dalla svizzera RUAG, 100 pezzi e delle munizioni calibro .45, prodotte dalla tedesca Geco, 50 pezzi, per una spesa totale di 81 franchi. La sua tesi era che la prima pistola d’ordinanza dell’esercito svizzero era un’eredità.