E non viene risparmiata nemmeno la Polizia, anzi.” Da notare poi l’assoluta inadeguatezza del comando della polizia comunale di Bellinzona che, di fatto, ha permesso che circolasse un rapporto di polizia (quello stilato dai due poliziotti) che menzionava per esteso il nome del minore coinvolto, nome che è poi stato ripreso anche su qualche social network. Alla faccia della riservatezza che la Polizia dovrebbe garantire in questi casi. È vergognoso che un Municipio, per di più diretto da un ex-magistrato, possa permettere che queste cose accadano senza alcuna reazione! Ma le disfunzioni in seno al corpo della polizia comunale della città di Bellinzona (e in particolare della sua direzione) non sono cose nuove. La vecchia Bellinzona ha vissuto stagioni tribolate in questo ambito; che, forse risolte formalmente, hanno comunque lasciato intatti i vecchi meccanismi di potere e di subordinazione”.