“Vorrei dire che è peccato che la Città non abbia difeso ed anzi abbia messo a rischio una realtà come la nostra. Siamo la scuola artistica privata più grande in Svizzera, forse mi sarei aspettato dalla mia città un appoggio maggiore. Se volevano, si poteva cambiare. Sicuramente c’è l’aspetto che io non sono una persona facile, dato che dico quel che penso, un pregio e un difetto assieme, quindi Mirko D’Urso a tanti politici non sta simpatico in modo particolare. Quanto meno, sono schietto, sincero e trasparente, credo che derminate mie prese di posizione abbiano influite. Ma non bisognerebbe mischiare D’Urso con le sue idee politiche a quello che è il MAT, un centro di formazione apolitico, apartitico, molti nostri insegnanti non sono di sinistra, ci sono ciellini, atei, buddisti ci sono insomma insegnanti e allievi di destra e di sinistra! È quello il bello che si era creato, mi auguro non abbiano voluto penalizzare la persona, perché penalizzano i 600 allievi”.