BERNA – Video e immagini di nudo e di atti sessuali con minori caricati tramite un server dell'Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione (UFIT). Un collaboratore del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) potrebbe finire nei guai.
La Svizzera è venuta a sapere della vicenda a fine 2018, quando l’FBI ha segnalato 9'000 casi sospetti, fra cui questo, in materia di pedopornografia.
Per ora è un sospetto, ma si indaga sul caso. L’uomo è di stanza in Italia. A riferire la vicenda è il Tages Anzeiger, che spiega come sia stata avviata un’inchiesta: non si sa se l’interessato ne è a conoscenza. In questo momento lavora ancora.
La giustizia bernese riteneva che l'inchiesta fosse di competenza delle autorità italiane, oggi invece una decisione del Tribunale penale federale le chiede di occuparsene. Il problema è che la Procura regionale di Berna-Mittelland e la Procura cantonale "per i compiti speciali" devono ancora stabilire chi sarà ad occuparsene.