CRONACA
"Due anatre uccise nel 2014 a sprangate. Ora altre due. E se fossero gli stessi?"
Patrizia Ramsauer torna sul caso dei due animali barbaramente uccisi a Viganello: "Si è aperta un'indagine per scoprire i colpevoli? Non penso proprio". Chi ha offerto 10mila franchi: "Sono un animalista puro"
CRONACA

"10mila franchi per chi sarà in grado di dare informazioni sul vigliacco che ha ucciso le papere". Le immagini shock

13 MAGGIO 2019
CRONACA

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Le bestie chi sono? Due papere ammazzate a bastonate

12 MAGGIO 2019
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12 MAGGIO 2019

BELLINZONA – Patrizia Ramsauer, ex deputata in Gran Consiglio della Lega, dice che la notizia era passata in sordina. Non su TicinoLibero, che se ne era occupata. Si parla della barbara uccisione di due papere a Viganello, probabilmente prese a bastonate.

Un intero quartiere si disse sconvolto e una persona addirittura offrì una ricompensa di 10mila franchi per chi avesse fornito informazioni. Il motivo? Glielo avevamo chiesto. “Semplicemente perché certa gente non deve rimanere impuniti! Certi atti vandalici compiuti da ignoti purtroppo la maggior parte delle volte non vengono scoperti! Penso che con una lauta ricompensa qualcuno possa perdere l’omertà . Già in un altra situazione per un avvelenamento di cani avevo messo una taglia. Vivo nella zona. Anzi le papere talvolta alloggiavano nella piscina della casa dove vive la famiglia di mio cognato. Sono uno strenuo difensore dei diritti degli animali, mi reputo animalista puro”.

Per ora, non si hanno notizie di chi ha compiuto quell’orribile gesto. Ma sul Mattino Ramsauer ricorda un altro episodio da brividi: “Nel maggio 2014 due anatre furono uccise a bastonate o sprangate sul lungolago di Muralto. Nel maggio 2019 due anatre sono state uccise a bastonale a Viganello. E se fossero le stesse persone ad aver perpetrato gli atti criminali?”, si chiede.

Per proseguire: “Mi chiedo pure se, in entrambi i casi, polizia comunale e cantonale, Ufficio caccia e pesca e altri di dovere, abbiano fatto una minima indagine per scoprire i colpevoli. Sono sicura che la risposta sia negativa. Alle nostre latitudini non ci si mette a fare indagini per scoprire chi maltratta gli animali o li uccide con crudeltà e per divertimento, perchè si ha sempre qualcosa di più importante da fare”, ammette con amarezza.

Invece bisognerebbe farlo: per quei poveri animali uccisi senza un perché.

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