CRONACA
Il gigante buono era stato imbrogliato. E se fosse successo di nuovo? Il mistero del cellulare
Americo Aldrovrandi è scomparso dal giorno del suo compleanno. Al suo cellulare ha risposto un'altra persone, definendosi un collega. Ma lui non se ne sarebbe mai andato senza avvisare la zia e la nonna, dice chi lo conosce
Un frame di Chi l'ha visto

CAPOLAGO – Un presunto rapimento, abbandonato al San Bernardino, un viaggio in Spagna, delle nuove compagnie. Sono le ultime notizie che gli amici hanno avuto del gigante buono Americo Aldovrandi, scomparso il giorno del suo compleanno da Capolago.

Del giallo si sta occupando anche Chi l’ha visto, dove l’amica Manuela gli lancia in lacrime un appello, chiedendogli di farsi vivo, in qualche modo. I due si sono sempre confrontati, confidati. È a lei che, in un messaggio vocale, qualche anno fa, aveva raccontato di avere 17 capi di imputazione. Cosa era successo?

Americo era stato messo a capo di una fiduciaria, di cui faceva il prestanome. Anche alla zia, interpellata dalla trasmissione Rai, non ha mai spiegato molto: parlava vagamente di lavori con terreni e auto. Probabilmente non sapeva bene nemmeno lui, e infatti è stato raggirato, e le autorità hanno capito che non sapeva nulla.

Possibile che sia accaduto qualcosa di simile? La zia non lo esclude.

Americo si era avvicinato alla spiritualità, racconta l’amica Manuela, dopo una delusione d’amore che lo aveva mandato quasi in depressione: non dormiva, si sentiva pericoloso per sé stesso. Ha però trovato un equilibrio, perché da impulsivo era diventato riflessivo.

Tanto da non reagire, se non con un secco spintone, all’aggressione omofoba a Riva San Vitale, da parte del macellaio poi allontanato con una raccolta firme. “Si tocca i capelli, è un gesto che fa per contenere la rabbia, per evitare di mettergli le mani addosso”, spiega Manuela.

Ma ora? Il ragazzo definito dolce, sensibile e di cuore, non si trova.
La zia a un certo punto ha iniziato a vedere i suoi messaggi visualizzati, senza risposta. Ad altri contatti, ha risposto qualcun altro, dicendo di essere un collega, e che Americo avrebbe contattato tutti (ma non sarebbe tornato). Anche questo è un mistero. “Quale giovane resta senza cellulare? Devono tenerlo magari prigioniero da qualche parte per non farglielo usare”, ipotizza la zia. A lei e alla nonna, che per prime sono andate in casa sua con la Polizia, è molto legato e nessuno si spiega una partenza senza avvisarle, senza dir loro che sta bene.
Secondo nostre informazioni, Americo ha dei parenti all’estero, ma altro non si sa. Gli amici dicono che ha iniziato a frequentare delle persone diverse, di religione musulmana. Il mistero è fitto.

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