"Gli smartphone possono essere un ricettacolo di tanti microrganismi, quindi anche del coronavirus. Il 90% delle persone non presta attenzione alla pulizia dei dispositivi"
SVIZZERA – Quante volte al giorno tocchiamo lo schermo dei nostri smartphone? Cento, duecento? Chi più, chi meno. Ma in tempi di coronavirus, le ore passate davanti a cellulari, computer e tablet non fanno la differenza. Tastiere e schermi sono da sempre una vera e propria miniera di virus e batteri. Covid19 – quello comunemente chiamato coronavirus – incluso.
Secondo gli esperti, il coronavirus resiste fino a quattro giorni sulle superfici e questo potrebbe rendere parzialmente inutili i continui lavaggi di mani. Ecco, quindi, che diventa fondamentale disinfettare gli schermi dei nostri dispositivi touch. Per il Word Economic Forum "basta un fazzolettino imbevuto di alcol, una salvietta disinfettante o in casi estremi anche il gel battericida assoluto. Per beneficiare di un risultato migliore è consigliato utilizzare spray o liquidi appositamente indicati per la pulizia di schermi e superfici".
Il direttore del reparto delle malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti si è espresso così all'Adnkronos: "Gli smartphone possono essere un ricettacolo di tanti microrganismi, quindi anche del coronavirus. Meglio pulirsi per bene ogni giorno. Il 90% delle persone, particolarmente i giovani, non pulisce mai il proprio cellullare. Ma basta davvero poco per poter utilizzare il nostro cellulare senza problemi e senza rischi di essere contagiati da qualche virus".