Il filosofo: “Se c’è qualcosa di cui ho paura e c’è un gruppo all’interno del quale viene depotenziato questo timore è ovvio che io appartenga a questo gruppo se non ho altri strumenti per essere ragionevole”
MILANO - Chi nega il Covid in realtà ne è terrorizzato. A sostenerlo è il filosofo italiano Umberto Galimberti, che in un'intervista a Atlantide in onda su La7 nella serata di mercoledì dapprima ha dato loro dei 'pazzi', poi si è spiegato.
"I negazionisti hanno paura della paura, o meglio, più che paura provano angoscia per una situazione che non dà punti di riferimento e che fa anche delirare e io penso che i negazionisti siano deliranti”, ha detto. Dunque, vede nel negare che esista il Coronavirus un modo di contenere l'angoscia. “Se c’è qualcosa di cui ho timore e c’è un gruppo all’interno del quale viene depotenziato questo timore è ovvio che io appartenga a questo gruppo se non ho altri strumenti per essere ragionevole”, così legge la creazione di gruppi complottistici e No Mask o No vax.
A suo avviso, la pandemia fornisce a tutti un'occasione per parlare ai giovani della transitorietà della vita e di come tutto può cambiare in un istante.