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Cronaca
20.11.2020 - 10:420

"Anziani isolati, senza contatti sociali: in Italia si direbbe che sono al 41bis"

Durissimo paragone di Tuto Rossi. Che teme che i dipendenti indagati dal Ministero Pubblico per le morti nella prima ondata in casa anziani possano aggravare la solitudine degli ospiti cercando di proteggerli

BELLINZONA - Anziani, per essere protetti, per quanto si può, da un contagio, costretti a rimanere in camera. E dipendenti della stessa casa anziani che sono indagati dal Ministero Pubblico per le numerose morti della prima ondata al lavoro. Tuto Rossi torna per l'ennesima volta sul tema della casa anziani di Sementina, ponendo domande al Municipio sia per quanto concerne l'isolamento degli ospiti che per quel che riguarda i dipendenti, a suo dire lasciati al lavoro per evitare problemi in vista delle prossime comunali.

"Gli anziani nelle case di riposo sono le prime vittime di queste circostanze. Persone fragili, devono essere protette da ogni contagio. Tuttavia la loro reclusione in camera, senza contatti sociali corrisponde di fatto a una carcerazione dura; al 41 bis direbbero in Italia. L’isolamento provoca enormi sofferenze psicologiche che possono comportare nelle persone anziane anche un degrado irreversibile delle facoltà mentali", scrive il consigliere comunale. Un triste quadro che purtroppo, al di là del forte paragone con l'Italia, descrive un momento difficilissimo per gli anziani.

"Ci si chiede se in un momento così difficile sia opportuno lasciare in mano la gestione delle case per anziani ai dirigenti indagati dal Ministero pubblico. Costoro, ai quali va tutta la mia solidarietà umana e il mio augurio di poter dimostrare la loro innocenza, non possono gestire con serenità le case per anziani. Come reazione naturale si sentono in dovere di difendere se stessi, e quindi vivono ogni contagio come una breccia nel loro muro difensivo. La tendenza è quindi quella di passare dalla pentola la brace; cioè di rinchiudere gli anziani in regime di stretto isolamento per evitare qualsiasi possibilità di contagio, senza però occuparsi del degrado della loro salute mentale, e soprattutto della enorme quotidiana sofferenza", è quel che teme.

Dunque chiede in un'interpellanza: 

 

"Il Municipio ritiene che dirigenti della casa per anziani sottoposti a inchiesta penale da parte del Ministero pubblico siano nella situazione psicologica migliore per riuscire gestire le case per anziani durante questo periodo?

Non è invece opportuno sospendere i dirigenti indagati fino conclusione dell’inchiesta?

Il Municipio non arrischia di mettere la salute degli anziani dietro al bisogno di difendere a tutti i costi i dirigenti indagati per evitare una figuraccia che potrebbe costare caro alle imminenti elezioni comunali?

Cosa sta facendo il Municipio per alleviare la sofferenza degli anziani ed evitare loro un dolorosissimo isolamento socio affettivo?

Qual è esattamente il regime di isolamento a cui sono poste sottoposti gli anziani delle case per anziani i quali sono i contatti sociali che possono avere, i divertimenti di cui possono usufruire, e con che frequenza?"

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