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Cronaca
15.12.2020 - 18:080

"Altro che andare a sciare, serve un secondo lockdown o a gennaio ci sarà una terza ondata"

I dirigenti gli ospedali di Waid e Triemli, dei due comunali di Zurigo, e dell'ospedale cantonale di Winterthur si rivolgono alla stampa per spiegare la situazione drammatica che stanno vivendo

ZURIGO - "Temiamo una terza ondata a gennaio". E si sa anche il motivo: le vacanze sulla neve, che adesso "sono da irresponsabili", per dirla con  il direttore dell’ospedale di Winterthur Rolf Zehnder.

Non ha dubbi nemmeno il direttore dell’Ospedale universitario di Zurigo (USZ), Gregor Zünd. Adesso non si deve andare a sciare ed anzi la Svizzera dovrà pensare a un secondo lockdown. 

Ha voluto lanciare l'allarme perchè gli ospedali di Waid e Triemli, i due comunali di Zurigo, e l'ospedale cantonale di Winterthur sono al limite, coi pazienti Covid che, è stato spiegato, hanno bisogno di circa il doppio del personale rispetto ad altri malati. Le terapie intensive sono ormai quasi piene.

E i numeri delle infezioni, nonostante le misure, non scendono. I direttori degli ospedali hanno voluto parlare con la stampa, per spiegare la situazione. "È una maratona di cui non si vede la fine", hanno aggiunto. 

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