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Cronaca
16.03.2021 - 14:540

"È terza ondata? Presto, ma i dati lo suggeriscono"

Patrick Mathys: "Dal punto di vista epidemiologico non è il momento ideale per riaprire, ma non spetta a me decidere..."

BERNA – Nuovo martedì, nuovo appuntamento informativo da parte degli esperti della Confederazione. Presenti all'info-point il vice capo della Sezione diritto agenti terapeutici dell'UFSP Fosca Gattoni, il capo della sezione Gestione delle crisi e cooperazione internazionale Patrick Mathys, il responsabile dello stato maggiore di crisi Covid Martin Bühler e il presidente dell'Associazione dei medici cantonali Rudolf Hauri, nonché medico cantonale di Zugo.

A rompere il ghiaccio è stato Mathys. "Il numero di contagi – esordisce – è in continua crescita. Ci chiediamo se il Paese è all'inizio della terza ondata. L'aumento è netto e il numero di contagi potrebbe raddoppiare entro quattro settimane. Le nuove varianti sono diventate dominanti. Rappresentano l'80% delle infezioni. La variante britannica è quella più presente e comporta un decorso più grave". Tuttavia, "la strategia di vaccinazione prosegue al meglio".

Rispondendo a una domanda precisa di un giornalista, Mathys ammette che "è troppo presto per parlare di terza ondata, ma i dati lo suggeriscono. Le vaccinazioni possono però abbassare la curva. Riaperture troppo veloci? Non spetta a me decidere, ma dal punto di vista epidemiologico non è certo il momento migliore per aprire". 

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